Puglia temperatura 45°, un’idea geniale (io) insensata (l’Apprensiva) facciamo la notte dei fritti viventi, raduniamo quattro famiglie per mangiare ogni genere di roba fritta: polpette, pizzelle, polpo , fiori di zucca, patate e…. felafel. E qui accade il dramma: provo temerariamente la ricetta per la prima volta seguendo “chimicamente” le indicazioni di Allan Bay, ma le polpette non si friggono, si spogliano, ripiccioliscono fino a collassare ma non si friggono. L’Apprensiva, nonostante le numerose e vibrate proteste per la mia idea “geniale” è come sempre al mio fianco e i resti ingloriosi di quello che fu un orgoglioso esercito di polpette finiscono in forno e vengono poi consumate solo perché la salsa alla tahina era deliziosa. Compulserò altri testi per capire cosa è andato storto ( sospetto fortemente i ceci in scatola o il lievito in polvere). Intanto la Perla è stata finalmente accettata dalla banda di ragazzini futuri brigatisti ( non bagnatela è dei nostri….. dì alla mamma ( con un mitra in mano) che sono da qualche parte nella pineta) facendo alternativamente la maliarda o la dura del gruppo.
Il polpo fritto è un piatto sottovalutato, salvo che da cinesi e giapponesi, io lo trovo semplice, gustoso e adatto anche a chi non ama il polpo per il suo sapore da bollito (l’Artista), a conferma che fritto è buono quasi tutto
Polpo fritto
Ingredienti: uno o due polpi, farina, olio di arachidi
Preparazione: con un coltello affilato tagliate in due o tre per lungo i tentacoli, facendo attenzione a non farvi male ( io mi sono tagliato…), scaldare l’olio a 140°/150°, impanare i pezzi nella farina e farli friggere per 5/6 minuti, servire subito senza salare perchè lo sono di loro
4 commenti
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8 agosto 2012 a 5:37 pm
welmi
evviva la perla della foresta!!! ma sui gradi scherzavi vero? e del colesterololo non diciamo nulla? tutti questi fritti FANNO MALE! anche se noi, quassù, stiamo stiamo sicuramente peggio…un saluto a tutti:-)
8 agosto 2012 a 10:32 pm
Zenone
I gradi sono certificati, si stava al caldo anche in mare….
21 agosto 2012 a 9:52 pm
schatten
Credo che il problema dei falafel siano proprio i ceci, che devono essere ammollati e crudi, giammai in scatola o cotti
22 agosto 2012 a 10:53 am
Zenone
Mah non penso che si possa ricavare una pasta dai ceci solo ammollati, ho guardato un po’ in giro e penso che il problema possa essere il lievito in polvere prescritto da Allan Bay che a reso l’impasto sfogliabile, o l’impato troppo acquoso o l’utilizzo di quelli in scatola ( che però non dovrebbero essere solo bolliti?!) e non aver fatto riposare le polpette un’ora in frigo. Comunque riproverò perché sono testardo