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IMG_2052Apprezzo  sia le ricette sia l’atteggiamento aperto e curioso verso il mondo di Chef Kumalé e ho comprato qualche suo libro con soddisfazione mia e di chi ha assaggiato i piatti.
Ieri l’Apprensiva, che non cucina, ma come un cane da tartufo sa scovare le ricette e immaginarsi il risultato, mi ha portato questa ricetta strappata da una pagina de Il Venerdì di Repubblica. Io ho apprezzato e mi sono messo all’opera, peccato che la ricetta fosse incompleta: si parlava di maiezena e di brodo , ma non si diceva come usarli, probabilmente qualche taglio del redattore per farla entrare nel boxino….( comunque ci sarebbe entrata anche completa… Ndr). Io però ho integrato e il piatto è venuto decisamente buono

Anelli di calamari alle verdure in salsa cinese
Ingredienti: 300 gr di calamari, 1 cucchiaio di vino di Shaoxin o Sherry secco ( io ho usato il Mirin), olio di semi ( io ho usato quello di oliva), 6 cipollotti ( io ho usato quattro cipollotti e un porro, 1 spicchio d’aglio, un po’ di peperoncino, un peperone rosso, un cetriolo, 3 funghi shitake ( io ho usato un po’ di porcini secchi), 150 ml di brodo vegetale, un cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di aceto ( io ho usato quello di riso), ½ cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di maiezena, sale.
Preparazione
: pulire i calamari e tagliarli a rondelle, infarinarli nella maiezena, saltarli sul wok con poco olio e sfumare con metà del vino di riso, metterli da parte in una ciotola. Pulire il wok e saltare tutte le verdure tagliate a striscioline, sfumando con vino di riso, salsa di soia, aceto e zucchero. Cuocerle al dente aggiungendo un po’ di brodo se asciugano, aggiungere i calamari e saltare il tutto regolando di sale.

imageIeri a “Villa Arzilla” era previsto il pesce al barbecue, ma un forte scirocco mi ha costretto a desistere, quindi visto che il forno insisteva a comportarsi come un barbecue, come tale l’ho trattato: ho messo il fuoco al massimo, una teglia per raccogliere il sugo e il pesce sulla griglia; a parte il fumo e il caldo in cucina il risultato é stato positivo.

Questa sera arriva G. tredicenne, secondo classificato alla gara di matematica a Milano, buon giocatore di calcio e dotato di incredibile capacità di perdersi, dovendo andarlo a prendere in serata ho lasciato all’Artista e alla Perla un’insalata di patate al curry e un sugo con gli avanzi della grigliata

Sugo di tentacoli e gamberi

Ingredienti: i tentacoli di tre calamari, due manciate  di gamberi piccoli, una cipolla, vino bianco, aglio, mezza scatola di polpa di pomodoro, prezzemolo, olio, sale e peperoncino .

Preparazione: tritare a coltello i tentacoli, mescolarli al soffritto di cipolla, sfumare con il vino, aggiungere la polpa di pomodoro, regolare di sale e peperoncino facendola cuocere fino a che la salsa non si addensa. Rosolare con poco olio due spicchi d’aglio schiacciati, toglierli mettendo i gamberi puliti dal budellino, farli rosolare fino a che non sono appena rosati e sfumare col vino. Aggiungere i gamberi alla salsa e spolverare di prezzemolo.

1* La brace perfetta appare, come un’epifania, solo dopo che spinti dalla fame vostra o dei commensali avete cucinato tutto; quindi é importante cominciare a fare la brace almeno un’ora prima di quanto parrebbe ragionevole e comunque tenere da parte patate e cipolle da cuocere sotto  brace perfetta ( vengono buonissime)

2* In generale il cibo tende a diventare o troppo bruciato o troppo crudo oppure in casi particolari bruciato fuori e crudo dentro; conviene preparare due aree  di brace: una zona densa  per rosolare e una piú rada per cuocere dentro

3 Se lasciate anche un solo grumo di grasso sulla griglia o sul braciere , per vie imperscrutabili milioni di formiche lo verranno a sapere e il mattino dopo avrete trasformato il vostro braciere in un formicaio didattico; meglio pulire tutto appena possibile anche perché è più facile.

Comunque sto prendendo la mano e i piatti cominciano a uscire “comme il faut” in tempo per l’arrivo dei graditi ospiti.

Calamari gratinati alla brace

Ingredienti : quattro calamari freschi, pan grattato,  due limoni, olio, aglio, pepe, sale, prezzemolo

Preparazione: pulire i calamari e metterli a marinare con l’olio, l’aglio schiacciato, sale pepe, il succo dei limoni e il prezzemolo per almeno sei ore. Impanare i calamari e metterli alla brace, prima nella parte forte e poi in quella debole per circa 15 minuti. Servire caldi

PS piatto rubato al nostro ristorante preferito in Puglia: la Vecchia Oria di Oria

PastaEra da quasi una decina d’anni che non navigavo, un po’ travolto  dal lavoro e  principalmente a causa del terrore dell’Apprensiva per il mal di mare ( in effetti in occasione di un rientro difficile a Viareggio era stata mandata di brutto sottocoperta con un secchio…).
Il tempo è stato orribile, ma dormire con la pioggia picchiettante, fare qualche ora  con 23 nodi di vento sentendosi Soldini e cucinare è stato molto piacevole, anche perché il resto dell’equipaggio era composto da bolognesi simpatici ( pregio delll’equipaggio esclusivamente maschile: rapidi lavaggi e partenze, difetti: lieve atmosfera di caserma).
Gli ho stupiti tutti con un pollo teryaki e riso alla cinesePollo, Pomodoripomodori ripieni con uova benedette ( tradizione bolognese ).
L’ultima sera, siamo andati a Cà du Luasso, il ristorante amico nel Porto di Lavagna e  mentre lo skipper distraeva il cuoco io rubacchiavo un po’ di cozze e qualche calamaretto per il sugo

Ragù Rubato di mare
Ingredienti: una ventina di cozze e  due pugni di calamaretti (tutto già pulito dal cuoco), 500 gr di pasta corta, una bottiglia da gr 500 di passata di pomodoro, un bicchiere di vino bianco ( sempre dal ristorante perché quello a bordo era stato bevuto tutto) prezzemolo, aglio, olio, sale, peperoncino
Preparazione: rosolare in abbondante olio tre spicchi d’aglio, aggiungere i calamaretti a pezzi, sfumare con il vino bianco e cuocere fino a che si addensa. Aprire le cozze sbollentandole in padella, aggiungere cozze ( senza guscio, per me la roba sul piatto deve essere tutta mangiabile!) il prezzemolo e far insaporire, regolare di sale e peperoncino. Cuocere la pasta al dente e saltare con il sugo, servire caldissimo se fuori c’è vento e pioggia

PS nel frattempo, in un ardito esperimento di telecucina che ha stupito tutti quelli che la conoscevano, l’Apprensiva è riuscita a cucinare un agnello al forno con patate  e carote (su cui dissento, ma che ha aggiunto lei per non sprecare la marinata) risultato estremamente buono ( al ritorno ho magiaro gli avanzi)

All’inizio non me ne ero accorto, ma ero giustificato essendo questo il tipo di dialogo pre campeggio: Io ti ho comprato piatti e posate blu, un tavolino e una tannica per l’acqua Artista mah… io veramente pensavo a due stuoie poi .. mozzarella, panini, pizze…Io chiedi il vecchio fornello dei nostri campeggi a tua madre, almeno un the te lo vorrai fare! Poi i primi segnali, alla mia innocente domanda sulla loro alimentazione A, polemica mangiamo benissimo… come da voi e sto facendo la pasta col tonno! La Perla solidare dichiara piena soddisfazione e infine la conferma: siamo in competizione! Solo questo potrebbe spiegare l’esecuzione di un risotto alla milanese su microgas (come documentato dalla foto) e pentole scivolose (design: pasta sulla sabbia).
Comunque la competizione favorisce il consumatore e quindi  le due avventuriere si nutriranno adeguatamente.
Noi ignari siamo andati dalla sorella dell’Apprensiva dove abbiamo mangiato: verdure sott’olio, cozze gratinate, pasta al sugo di scorfano e calamari, triglie alla brace, gelato e caffè.
Mi farò dare la ricetta della pasta perché era veramente buona.

Chi sono

Zenone (non il filosofo, ma quello dell’ Opera al Nero) 63 anni, lavora in editoria, una grande passione per la cucina, una compagna l’ “Apprensiva” due figlie la “Tennica” e l’ “Artista” una nipote “ La Perla di Labuan, una ex moglie poco ex l' Irriducibile e un procedimento penale in corso per una vicenda medico-farmaceutica. Io mi dichiaro innocente (come tutti, anche quelli nel braccio della morte) ma posso invocare la testimonianza di quelli che mi conoscono : non sono mai passato con 11 pacchetti nella cassa da 10. Il 25 ottobre sono stato sollevato dagli "arrosti" ma Woodstock resta in gabbia fino a che la faccenda non sarà conclusa......03-02-12 ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE 11-09-12 si aggiunge al gruppo il Paziente friulano, marito che, pur essendo italiano e ivi residente, la Tennica ha trovato in Patagonia. Nella compagnia è sempre più presente SuperMax, nipote diciottenne dell'Apprensiva, tanto entusiasta della vita quanto disinteressato alla scuola.

Scrivimi

zenone@arrostidomiciliari.it

Controllo delle é / è, ortografico a posteriori a cura della Tennica

Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Farina Antiqua macinata a pietra

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