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IMG_0990Sabato dovevo portare qualche cosa a una cena, ma non avevo voglia di cucinare, così ho pensato a un taziki e una crema di melanzane. Al mercato, sempre per pigrizia, ho optato per melanzane tonde che non devono essere messe sotto  sale, risultate poi inadatte alla crema. Ho deciso quindi di fare una parmigiana, ma non avevo voglia di friggere e l’Apprensiva mi avrebbe sparato se friggevo, quindi ho optato per usarle grigliate con la bistecchiera: il risultato è stato ottimo, sono meno unte e mollicce, si sporca poco e si evita che il profumo di fritto riempia la casa

IMG_0857Venite a cena che faccio la trippa dice il babbo di Giovanni …. e non occorre che  tu prerari niente… ti puoi anche riposare una volta tanto…. Riposare io?…. non è che per caso teme la concorrenza? Comunque ho fatto qualcosa con la minor fatica possibile utilizzando l’ultima confezione di Burghul egiziano comprato a Salone del Gusto ( una cosa sublime: veri chicchi di grano  spezzati, scuri abbrustoliti al sole d’Egitto, dove mai potrò  ritrovarli?).
La realtà ha poi dimostrato che era solo buon senso: antipasti vari, tagliatelle, una trippa alla lombarda strepitosa, sformato di melanzane (neanche assaggiato per manifesta sazietà) e ananas per salvarsi l’anima.

Burghul ai gamberi
Ingredienti: gr 250 burgul, gr 300 gamberetti surgelati, menta, peperoncino, olio, aglio,passata di pomodoro, sale
Preparazione: cuocere il burghul a vapore per mezzoretta, in una padella far soffriggere l’aglio, aggiungere i gamberi e sfumare con il vino bianco, aggiungere la passata e cuocere per 20 minuti, regolare di sale, peperoncino, menta e mescolare al burghul. Servire caldo o tiepido.

Finalmente quasi scappando da Milano siamo arrivati in Puglia per le nostre quattro settimane di relax estivo. Sono ormai 6 anni che abbiamo optato per ferie lunghe ( ma  quasi operose, si lavoricchia per tutto il periodo) in una località un po’ sgarrupata sopra il nobile Salento.
Un quasi villaggio di 5 casette, una pineta, una duna e il mare Jonio caldo e limpido; una valigia di libri e una valigia di attrezzi di cucina. Sarà monotono ma è rassicurante ritrovare dopo un anno luoghi e persone immutate, compresa la vecchia signora che temiamo sempre di non ritrovare più e il cane ex randagio, padrone della spiaggia. La terza sera il padrone di casa ci ha inviato a mangiare il capretto e io, incurante del pericolo e dei consigli dell’Apprensiva, ho voluto provare una ricetta nuova: le melanzane dell’Iman svenuto, un piatto  turco chiamato così perché la leggenda racconta come un’Iman dopo averlo assaggiato sia svenuto dal piacere. E’ stato un discreto successo perché il padrone di casa, critico attento e un po’ tradizionalista, ne ha apprezzato la suntuosa semplicità.

Melanzane  dell’Iman svenuto
Ingredienti : 4 melanzne lunghe, 2 cipolle, un vasetto di pelati, due spicchi d’aglio, due maciate  di prezzemolo, ¾ di bicchiere d’olio extravergine d’oliva, ¾ di bicchiere d’acqua, mezzo limone, un cucchiaino di zucchero, un cucchiaino scarso di sale
Preparazione: lavare le melanzane, tagliarle alle due estremità, tagliarle in due e pelare la buccia a strisce alternate, metterle a bagno in acqua salata per mezz’ora. Far imbiondire la cipolla tagliata a fette con poco olio, aggiungere i pelati, il prezzemolo, aglio a fettine, sale e zucchero e mescolare per 5 minuti. Asciugare le melanzane e disporle in una pentola bassa, versare il sugo, l’olio restante, l’acqua e il succo di limone. Cuocere coperto per 40/60 minuti, disporre sul piatto di portata. Si serve caldo, tiepido o freddo, è un piatto semplice, delicato e saporito

A Milano fa molto caldo, ho molto lavoro  e quindi le attività culinarie e il loro Blog riflesso segnano il passo. Per fortuna c’è l’appuntamento infrasettimanale con la Tosta e la Tennica, quindi ho qualche stimolo in più ( la Tennica, sempre diplomatica:  “non è che prima non si mangiasse bene, ma da quando c’è la Tosta è meglio: primo,secondo,contorno e dessert ..” Io: “ è questione di stimoli…e che sei troppo ben  abituata, non reagisci con sufficiente giubilo ai piatti.”) In effetti con il caldo e il lavoro che incombe è una sfida preparare un menù che sia scomponibile nei tempi di preparazione e  anche fresco.
Questa settimana : Minestra di lenticchie rosse, carne cruda al coltello con ratatouille di crudités e crema turca di melanzane, palline di melone al Porto e menta (massima soddisfazione: la Tosta, un po’ stordinata dal lavoro/formazione: “cosa sono questi frutti?”). Serata famigliare rilassante e senza obblighi (quando si è stanchi si va…)

Crema di melanzane turca

Ingredienti: 4 melanzane  lunghe (possibilmente quelle variegate che sono più dolci), olio,  limone, sale

Preparazione: fate abbrustolire sul fuoco le melanzane ( l’ottimo sarebbe sulla carbonella) è importante perché conferisce il profumo di affumicato. Pelatele con delicatezza togliendo la parte bruciata, se risultassero ancora un po’ dure passatele qualche minuto al microonde, premetele su un passino in modo da far uscire il succo amaro. Mettetele sul mixer aggiungendo uno spiccho d’aglio, olio, sale e succo di limone fino a farle diventare una crema. Da consumare fresca

Le contraddizioni dell’estate sono rappresentate dal fatto che i piatti estivi, con l’eccezione delle insalate, mentre gratificano il palato, obbligano il cuoco a una vera abnegazione alla causa.
Infatti fritto misto, carpioni, caponate, verdure ripiene costringono il tapino a lavorare come in una sala macchine di traghetto, tra fumi bollenti e vapori ustionanti.
Io trovo la sfida interessante e osservato con aria scettica dall’Apprensiva (che cerca anche di sigillarmi in cucina peggiorando la situazione ambientale) affronto il cimento con la radio a palla e il ricordo di qualche griglia al Festival dell’ Unità . A gentile richiesta ho fatto la caponata siciliana che è risultato un piatto commovente.

Caponata Siciliana
Ingredienti: 500 gr di melanzane, 300 gr di pomodori da sugo, 300 gr di cipolle gialle, un sedano, 150 gr di olive kalamata, un pugno di capperi,1/2 bicchiere d’aceto bianco, olio, sale, zucchero, basilico

Preparazione: tagliare a fette di 1/2 cm le melanzane e cospargerle di sale grosso, far imbiondire la cipolla tagliata a fette, aggiungere i pomodori sfilettati senza semi, il sedano e un pugno di capperi e far cuocere. Sciacquare dopo un’oretta le melanzane, asciugarle e friggerle in olio di semi, scolarle farle asciugare nella carta e aggiungerle al sugo. Far scaldare il tutto, dare una spolverata di zucchero, far sfumaremezzo bicchiere d’ aceto, salare e aggiungere il basilico.Versare in un recipiente di vetro chiuso e far raffreddare in frigo per almeno un’ora prima di servire.

BIBLIO Le ricetta regionali italiana A. Gossetti della Sala Solares

Chi sono

Zenone (non il filosofo, ma quello dell’ Opera al Nero) 63 anni, lavora in editoria, una grande passione per la cucina, una compagna l’ “Apprensiva” due figlie la “Tennica” e l’ “Artista” una nipote “ La Perla di Labuan, una ex moglie poco ex l' Irriducibile e un procedimento penale in corso per una vicenda medico-farmaceutica. Io mi dichiaro innocente (come tutti, anche quelli nel braccio della morte) ma posso invocare la testimonianza di quelli che mi conoscono : non sono mai passato con 11 pacchetti nella cassa da 10. Il 25 ottobre sono stato sollevato dagli "arrosti" ma Woodstock resta in gabbia fino a che la faccenda non sarà conclusa......03-02-12 ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE 11-09-12 si aggiunge al gruppo il Paziente friulano, marito che, pur essendo italiano e ivi residente, la Tennica ha trovato in Patagonia. Nella compagnia è sempre più presente SuperMax, nipote diciottenne dell'Apprensiva, tanto entusiasta della vita quanto disinteressato alla scuola.

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zenone@arrostidomiciliari.it

Controllo delle é / è, ortografico a posteriori a cura della Tennica

Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Farina Antiqua macinata a pietra

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