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Ebbene si, mi sono talmente divertito con il libretto scritto il collaborazione con la Perla che ho voluto farne uno tutto da solo, per non dividere i diritti e perché genitori poco attenti alla sua cultura materiale, non la fanno esercitare coi fornelli.
Il libretto è piccolino e contiene una piccola storia della birra “for dummies” e 87 ricette facili facili, derivanti da invenzioni personali e da letture sulla cucina della Francia del nord, rivisitate per le nostre abitudini.
Siccome sono un po’ megalomane lo presenterò insieme al mio amico A., esperto cuoco anche lui, sabato 24 gennaio alle ore 11,30 alla Luna’s Torta un delizioso Caffè/Bistrò/Libreria di Via Belfiore 50 a Torino. Questa volta non cucinerò, ma il cuoco del Luna’s preparerà un brunch con le ricette del libretto.
Per vedere cos’è ed eventualmente prenotare cliccare qui: Birra al Luna’s Torta
Apprezzo sia le ricette sia l’atteggiamento aperto e curioso verso il mondo di Chef Kumalé e ho comprato qualche suo libro con soddisfazione mia e di chi ha assaggiato i piatti.
Ieri l’Apprensiva, che non cucina, ma come un cane da tartufo sa scovare le ricette e immaginarsi il risultato, mi ha portato questa ricetta strappata da una pagina de Il Venerdì di Repubblica. Io ho apprezzato e mi sono messo all’opera, peccato che la ricetta fosse incompleta: si parlava di maiezena e di brodo , ma non si diceva come usarli, probabilmente qualche taglio del redattore per farla entrare nel boxino….( comunque ci sarebbe entrata anche completa… Ndr). Io però ho integrato e il piatto è venuto decisamente buono
Anelli di calamari alle verdure in salsa cinese
Ingredienti: 300 gr di calamari, 1 cucchiaio di vino di Shaoxin o Sherry secco ( io ho usato il Mirin), olio di semi ( io ho usato quello di oliva), 6 cipollotti ( io ho usato quattro cipollotti e un porro, 1 spicchio d’aglio, un po’ di peperoncino, un peperone rosso, un cetriolo, 3 funghi shitake ( io ho usato un po’ di porcini secchi), 150 ml di brodo vegetale, un cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di aceto ( io ho usato quello di riso), ½ cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di maiezena, sale.
Preparazione: pulire i calamari e tagliarli a rondelle, infarinarli nella maiezena, saltarli sul wok con poco olio e sfumare con metà del vino di riso, metterli da parte in una ciotola. Pulire il wok e saltare tutte le verdure tagliate a striscioline, sfumando con vino di riso, salsa di soia, aceto e zucchero. Cuocerle al dente aggiungendo un po’ di brodo se asciugano, aggiungere i calamari e saltare il tutto regolando di sale.
Purtroppo a causa del morbo che ha colpito il babbo di Giovanni la spedizione al Salone dei cartoon è fallita (le femmine di casa non se la sentivano…) e si è dovuto optare per la mostra interattiva su Van Gogh, la Perla è rimasta delusa: capitano sempre a me Io no, e che ti ricordi solo le volte in cui ti è capitato, ha fatto un po’ il muso, rientrato davanti a una pizza fragrante.
Uscendo dalla pizzeria una scena da film: io che zoppicavo con le stampelle e la Perla che mi saltellava intorno come una farfalla con le sue fiammanti legghins rosa. Serata di cinema Ski con Frankenweenie di Tim Burton e il racconto della sera con il fidanzato isola e mozzarella e quello baby bullo.
A mattino dopo colazione abbiamo cominciato con il lavoro duro sul libro: 8 pensieri più o meno profondi da aggiungere ai tre già fatti per le 10 lezioni di cucina per bambini, la Perla si è messa d’impegno e ha partorito cosucce interessanti. P ma se il libro non piace all’editore? Io cambiamo editore P. quante copie pensi si venderanno? Io guarda che è un librino, forse mille P. tantissime, diventerai ricco! Io al massimo diventiamo ricchi insieme, ma guarda che in genere guadagnano solo gli editori P. se diventiamo ricchi andiamo a Parigi? Io certamente!
Pranzo veloce con pollo teryaki e poi mezzo pomeriggio a leggere e a guardare in tv programmi demenziali per adolescenti. Verso la fine del pomeriggio la Perla, che non ama le partenze, ha cominciato a incupirsi e neanche un gelato da Massimo il gelataio più buono di Milano è servito a cambiare.
Riconsegna all’Artista alla stazione di Rogheredo con un impegno mio il prossimo week end a Milano faremo cose pazze per riscattare questo, ne ho già pensata una……
E’ da un annetto che vorrei dedicarmi alla cucina indiana,che fra l’altro tanto piace alla Perla, ma girando per internet e librerie non trovavo nulla di soddisfacente: librettini pieni di fotografie e poche ricette e quindi non ne avevo fatto niente.
Poi l’altra settimana una segnalazione sulla Gazzetta Gastronomica e la folgorazione India in cucina di Pushpesh Pant Phaidon/Electa 813 pagine in grande formato!
Il volume perfetto: è scritto da un’indiano, ha un’introduzione storico-geografica che aiuta a capire il contesto, le ricette sono tantissime e sono spiegate in maniera razionale e essenziale, le fotografie non sono stucchevoli paesaggi, ma servono a individuare i piatti anche se non ne ricordi il nome. Lo consiglio a tutti i curiosi.
Quindi con il nuovo anno cucina indiana…. l’Apprensiva mi osserva sospettosa mentre sfoglio forni tandoori su internet……
Questa domenica mi sono messo a cucinare compulsivamente, forse per arginare l’invadenza di altri vari problemi: porcini trifolati, crema di zucca, ciuffetti al vino rosso, sugo ai peperoni, torta margherita, ma soprattutto Pollo arrosto alle erbe aromatiche
La ricetta non è mia l’ho trovata su Papero Giallo un blog qualche volta un po’ snob, ma che spesso offre delle chicche.
E’ una ricetta splendida per la sua semplicità e riporta il gusto del pollo della domenica, il mio contributo è stato solo nelle patate che si sono arrostite felicemente nel grasso del volatile
PS tutto buono salvo la torta margherita, ma questa è un’ altra storia….
Avevo partecipato con entusiasmo all’ iniziativa di Francescav sulle ricette per i 150 anni e siccome mi sembrava uno spreco che tutto andasse perduto “come lacrime sulla pioggia” dopo il 17 marzo, l’ho tormentata un po’ e siamo arrivati all’ idea di pubblicare un librino con storie e ricette da scaricare gratuitamente in rete.
L’ iniziativa è aperta a tutti, anche a quelli che non hanno partecipato alla prima fase, non è necessario che le ricette siano particolarmente nuove o creative basta che abbiano un significato particolare per voi in relazione alla ricorrenza o all’essere italiani anche in questi tempi bui.
Tutti i dettagli su: 150 Ricette Italiane
Partecipate e diffondete, grazie