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IMG_2716La Tennica, per alcuni bubù non gravi ma fastidiosi, è andata da un nutrizionista che le ho consigliato ed è stata, con suo profondo dispiacere, messa in un regime alimentare poverissimo di cereali.
Siccome mi sento un po’ responsabile di questa dieta, che assomiglia a quella Neolitica, e adoro le sfide, mi sono impegnato a migliorare la qualità organolettica dei suoi pasti.
Poiché una delle cose che le mancano di più è il pane, ho cercato su internet delle ricette senza farina. Sono entrato nell’universo un po’ allucinato di quelli che, non riuscendo a controllare il mondo attorno a loro, si concentrano sulla dieta ( ad esempio su un blog una partecipante ammetteva dispiaciuta “ purtroppo non sono celiaca, sono solo intollerante al glutine…”). E’ stato comunque divertente e istruttivo, comprendendo anche la caccia al tesoro di alimenti improbabili che costituisce una mia fissazione ( e la disperazione dell’Apprensiva).
Ho trovato 5 ricette di snack che ho proposto numerate alla Tennica per una prova di assaggio, al momento la più gradita è stata questa ricetta che ho trovato su sito che non posso citare poiché l’autrice impedisce la riproduzione, ma poiché in cucina copiare e tradire è la norma, l’ho un po’ modificata e la presento come figliastra

Crackers di farina di lenticchie rosa, con mandorle e sale alla cipolla

Ingredienti: 80 g di lenticchie rosa decorticate, 50 g di mandorle con la buccia, 40 g di semi di sesamo, 2 cucchiai di olio Evo, origano, 1 cucchiaino di cremor tartaro (dopo lunga ricerca l’ho trovato alla Coop reparto ingredienti per dolci) , ½ cucchiaino di xanato (l’avevo in casa da un regalo della Tennica sulla cucina molecolare, lo si trova su internet)

Preparazione: mettere le lenticchie, le mandorle e i semi di sesamo nel mixer e trasformarli in farina ( ci vuole molta pazienza: frullare, passare al setaccio, frullare il rimasto al setaccio, passare al setaccio…) Mescolare la farina insieme a tutto il resto in una ciotola e impastare aggiungendo acqua tiepida fino a che non si ottenga una palla elastica. Oliare due fogli di carta da forno, appoggiare la palla sul primo, coprire con il secondo e lavorare a mattarello fino a ottenere una sfoglia alta 3 / 4 millimetri. Tagliare delle rondelle con un bicchiere e appoggiarle su una teglia sulla la carta da forno superiore, spargere il sale alla cipolla ( per farlo mettere in forno una cipolla coperta di sale grosso, farla arrostire e poi recuperare il sale), spennellare d’olio e mettere in forno ventilato a 180* gradi fino a che i bordi non comincino a scurirsi. Far raffreddare sulla griglia del forno a sportello aperto ( oppure essiccare se si ha l’apparecchio)

PS Una menzione speciale ai sacchetti richiudibili e riutilizzabili dell’Ikea, comodi, ecologici, conservano ogni cosa in poco spazio in maniera mirabile.

Dopo il breve e inconcludente dibattito sull’ora del rientro, la Perla si è fiondata dai suoi amici e l’Artista, felice come un grillo perché finalmente ritrovava i suoi, è partita in macchina per  San Pietro in Bevagna Night.
Io e l’Apprensiva siamo rimasti a fare le solite cose: leggere, chiacchierare con il padrone di casa, lavorare al computer. Però verso mezzanotte, mentre l’Apprensiva, poco apprensiva, dormiva tranquillamente, io ho cominciato a domandarmi dove fossero finite le due (soprattutto la più piccola) e mi sono aggirato per la pineta come il palo della banda dell’Ortiga, sentendomi, in un tuffo nel passato, padre di adolescenti … Per la cronaca la Perla è tornata alle 24,28, millantando un permesso materno, l’altra non so…
Il mattino successivo si sono materializzati gli amici dell’Artista: una coppia molto simpatica composta da: Artista di strada e Impiegata d’ordine ( io naturalmente sottolineo la felicità della combinazione, subito contraddetto dall’Artista), vengono nutriti con piacere a pranzo dallo Staff di Villa Arzilla, che ne approfitta per consumare tre scatole di lenticchie da zampone, che servite tiepide raccolgono il favore della plebe.
La sera successiva “ ultima cena” alla Vecchia Oria con le due ragazze, la Perla dopo essersi scrofagnata di antipasti di mare e di terra comunicava: io ho finito, possiamo andare via, veniva quindi aspramente rimbrottata dalla madre, che ne approfittava per condannare la sua attitudine a parlare solo di capelli e di unghie. A questo punto è intervenuto l’ONU e , su sua proposta, abbiamo parlato di: Pena di morte ( la Perla in primo momento è per comminarla a chi se lo merita ( secondo lei) poi vira sull’ergastolo); se sia meglio la vasca da bagno o la doccia ( la P. opta per la vasca) ; se l’universo sia infinito ( conveniamo che solo i numeri sono certamente infiniti); se siano meglio le bionde o le brune ( secondo la P. non c’è storia: le brune); cosa c’è dopo la morte ( la P. è perplessa, ma punta per la reincarnazione fra umani ); se siano meglio le gonne corte o quelle lunghe ( per la P. le corte). Dopo cena la P. viene trascinata, obtorto collo, alla piazza panoramica di Oria, dice che è sfinita, ma trova il fiato per borbottare recriminazioni per tutto il percorso.
Con l’Artista concordiamo che: Erode in fondo aveva qualche ragione, Abramo si sarà dispiaciuto dell’improvviso stop dall’alto, la strage dei primogeniti in Egitto aveva il suo perché…

L’autunno ci è balzato addosso dopo quella che sembrava un’interminabile tarda estate. Tanto ci lamentavamo del caldo persistente, invocando le mezze stagioni, tanto ci lamentiamo ora  per il freddino che ci attraversa i vestiti leggeri.
Il miglior conforto sono le minestre in genere e quelle mediorientali i particolare, perché in più portano profumi di paesi caldi e assolati. Questa minestra mi ha fulminato leggendo D la mattina del sabato, avevo quasi tutti gli ingredienti ( mancava il burghul ma avevo il grano) e quindi rompendo la tradizione che vuole un menù veloce per il sabato, ho spignattato con soddisfazione dell’Apprensiva.

Mjadara ( zuppa di riso e lenticchie dei cristiani libanesi)

Ho fatto una piccola variazione sostituendo le lenticchie scure con quelle rosse, perché cuocciono prima, il colore è più invitante e non hanno da frullate il sapore leggermente terroso delle loro cugine.

Ingredienti: due tazze di lenticchie rosse, due tazze di riso, una tazza di burghul, due cipolle, menta, peperoncino, 4 tazze di brodo, olio, sale

Preparazione: Tagliare le cipolle a pezzi grossolani e friggerle. Versare un cucchiaio d’olio in un tegame, rosolare le lenticchie e aggiungere il brodo. Quando le lenticchie sono cotte, frullarle e aggiungre il riso e il burghul, quando il riso sarà quasi cotto aggiugere le cipolle e una manciata di menta. A cottura, deve risultare abbastanza liquido da non fare pappone ( caso mai aggiugere brodo), regolare di sale e peperoncino e servire guarnito da foglie di menta pomodorini.

Ps manca la foto perché quella fatta con le lenticchie scure ( prima sono filologo, poi tradisco) non mi piace esteticamente.

Domenica a pranzo ho preparato l’ Aligot con un wurstel bianco trentino per l’ Apprensiva e la Tennica, il tutto ingentilito da un’ insalatina tanto per salvarsi l’ anima.
Hanno gradito, ma, dopo la bomba calorica, l’ Apprensiva ha cercato per tutto il pomeriggio di acquattarsi sul divano, mentre io, impegnato a stampare un milione di mail per una causa civile con un ex amico, irritato dalla sua mancanza di solidarietà la spingevo a darsi da fare.
Per la sera non volevo riproporre l’ insalatina ( siamo in inverno e le insalate sono gradevoli solo ogni tanto) e mi sono ricordato del cavolo nero che avevo comprato in vista di una ribollita, non avevo però i fagioli e quindi ho pensato come sostituirli, sperando che nessun toscano lo venisse a sapere ( sono estremamente permalosi sul cibo e del tutto privi di senso dell’ umorismo, più portati al sarcasmo …) quindi avendo sottomano solo farro e lenticchie rosse, ho optato per queste ultime perché più vicine ai fagioli e sopratutto perché non hanno bisogno di ammollo.
Il risultato, a detta dell’ Apprensiva, è stato ottimo, penso più per l’ utilizzo del brodo definitivo ( surgelato ) che per capacità dello chef. Comunque parliamone poco in giro……..

Ribollita con lenticchie rosse

Ingredienti (per 2) due mazzi di cavolo nero, una cipolla, un bicchiere di brodo definitivo ristretto, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, una tazza di lenticchie rosse, sale, pepe, parmigiano

Preparazione: fate soffriggere la cipolla tritata con poco olio in una pentola capiente, sciacquare le foglie di cavolo, tagliarle in pezzi e farle saltare nel soffitto, aggiungere il brodo (allungando il ristretto con tre parti d’ acqua) e un cucchiaio di concentrato di pomodoro e far cuocere a fuoco dolce per circa un’ ora; con il mixer passare il tutto in modo che resti ancora in pezzi (non a crema) aggiungere le lenticchie e un po’ d’ acqua calda e cuocere per un’ulteriore mezzora, salare e pepare abbondantemente e servire con una spolverata di parmigiano e un filo di olio.

Osservazioni: lo so che non è ribollita, volendo la si può far riposare e riscaldare il giorno dopo in forno con un velo di cipolle da crostare e due fette di pane toscano sul fondo, ma noi avevamo fame nonostante l’ Aligot…

Chi sono

Zenone (non il filosofo, ma quello dell’ Opera al Nero) 63 anni, lavora in editoria, una grande passione per la cucina, una compagna l’ “Apprensiva” due figlie la “Tennica” e l’ “Artista” una nipote “ La Perla di Labuan, una ex moglie poco ex l' Irriducibile e un procedimento penale in corso per una vicenda medico-farmaceutica. Io mi dichiaro innocente (come tutti, anche quelli nel braccio della morte) ma posso invocare la testimonianza di quelli che mi conoscono : non sono mai passato con 11 pacchetti nella cassa da 10. Il 25 ottobre sono stato sollevato dagli "arrosti" ma Woodstock resta in gabbia fino a che la faccenda non sarà conclusa......03-02-12 ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE 11-09-12 si aggiunge al gruppo il Paziente friulano, marito che, pur essendo italiano e ivi residente, la Tennica ha trovato in Patagonia. Nella compagnia è sempre più presente SuperMax, nipote diciottenne dell'Apprensiva, tanto entusiasta della vita quanto disinteressato alla scuola.

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zenone@arrostidomiciliari.it

Controllo delle é / è, ortografico a posteriori a cura della Tennica

Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Farina Antiqua macinata a pietra

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