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L’Artista e l’Apprensiva ci hanno lasciati soli dopo cena per andare a far compere a San Pietro. Noi siamo rimasti contenti a fare le nostre cose ( io a leggere, la Perla a socializzare coi coetanei) ma a una certa ora, visto che le due non tornavano, l’ho messa a letto, con grattino e storia ( Orlando Furioso condensato in 7 minuti). Mentre mi prodigavo Io chissà dove sono quelle due ! P. quando si fa shopping si perde la cognizione del tempo! A me piace fare shopping ! Io a parte le scarpe, non è vero! Quest’inverno da Zara non sembravi felice P. è che non lo dimostro… Io sbagli così non dai indicazioni di cosa ti piace e non gratifichi il benefattore….P. vabbè…..mi piacerebbe tanto viaggiare….non viaggio mai. Io ma se sei stata con la zia a Barcellona, con noi a Venezia … P. intendevo viaggiare con mamma o con papà, ma loro non vogliono mai muoversi….. Io veramente tu vorresti viaggiare con il teletrasporto, hanno fatto degli esperimenti, ma non è ancora attivo

Orecchiette con pomodorini carammellati
Ingredienti: 500 gre orecchiette miste fresche, 200 gr pomodori ciliegino o datterino, cacioricotta, olio extravergine, basilico, sale e pepe
Preparazione tagliare a metà i pomodorini e metterli in una teglia in abbondante olio appoggiati sul verso tagliato, infornare a temperatura medio bassa e cuocere fino a che l’olio appare un po’ brunito/caramellato ( attenzione è questione di un attimo, poi sono bruciati e amari), mettere in un vaschetta d’acciaio i pomodorini con il loro olio, aggiungere il basilico e pepare, cuocere le orecchiette in acqua salata, aggiungerle al sugo, servire nei piatti con abbondante cacioricotta grattato.

In effetti quest’anno anch’io ho avuto qualche ritrosia sul compleanno, soprattutto perché  la cifra era tonda e robusta, ma siccome le statistiche hanno deciso di considerare giovani quelli fino a trent’anni, non ci penso troppo. L’ultima rata dei festeggiamenti è stata a casa di amici per una cena pugliese in commemorazione delle vacanze: una vera cena meridionale di quattro ore con discorsi di umanità varia e cibo sovrabbondante, rimarchevoli fra l’altro il pureé di fave con verdure piccanti.
In questa occasione ho completato la terna dei migliori regali degli ultimi anni: un oggettino che dimostra che quando il kitch supera se stesso acquista una sorta  bellezza. D’ora in poi troneggerà nella mia cucina. Il secondo è stato  un quadro della Perla che è ora appeso in salotto (da rimarcare la delicata figura del cuoco con cucchiaio di legno) oltre naturalmente all’Eternauta di cui ho già parlato.

In occasione della cena ho preparato le orecchiette con un sugo di pomodoro, dove le  polpette ai capperi dialogavano amabilmente con le bricioline alla menta, non so se fosse rigorosamente pugliese ma era estremamente buono.

Orecchiette con polpette e bracioline

Ingredienti: (per  otto) 1Kg di orecchiette fresche integrali, 600 gr di tritata di manzo , 600 gr di fettine sottili di vitello, 1,5 Kg di pelati a pezzettoni, due cipolle grosse, 2 uova, pecorino semi stagionato (Rodex), cacio ricotta, pan grattato, capperi, foglie di menta, dl 1 di brodo, un bicchiere di vino bianco, olio d’oliva, olio di arachidi, prezzemolo, sale pepe

Preparazione: mescolare la tritata con le uova, due manciate di pecorino, due di pan grattato e una di capperi sminuzzati, regolare di sale e pepe, fare palline di cm 1,5 di diametro e friggere nell’olio d’arachidi. Tritare le cipolle e farle appassire, aggiungere il pomodoro, il brodo e far cuocere per mezz’ora. Tagliare le fettine in quadrati 5 x 5 cm salare leggermente, aggiungere il pecorino e un paio di foglie di menta, arrotolare e sigillare con uno stuzzicadenti, scaldare in una padella due cucchiai d’olio far rosolare le braciole e sfumarle con il vino bianco. Versare polpette e braciole nel sugo, mettere una manciata di prezzemolo e far cuocere per una mezzora aggiungendo brodo se si asciugasse troppo, regolare di sale e pepe. Cuocere le orecchiette ( attenzione quelle fresche cuociono in tre minuti), impiattarle aggiungendo il sugo ( suddividere polpette e braciole in modo equo) spolverare di cacioricotta e servire.

 

La cosa più difficile del rientro è stata, dopo due mesi di ciabatte e sandali, rinfilare le scarpe. Milano è popolata da miei simili: abbronzati, spettinati e un po’ trasandati  si aggrappano agli abiti delle vacanze anche se sono “fuori posto”, le scene più dolorose al supermarket, sembrano tante comparse della pubblicità della Crociere Costa.

Questa sera ho a cena la Tennica e per riconfortarla dei cibi islandesi preparerò le orecchiette con le bricioline, due annotazioni :

  • il sugo va preparato il giorno prima sia perché così le bricioline si insaporiscono meglio sia perché così si può eliminare lo stecchino ( io sono della linea che il commensale non debba lavorare, deve fidarsi e mangiare)
  • bisogna tassativamente usare il formaggio Rodex un pecorino dei Pirenei  saporito, ma non troppo piccante che inusitatamente ha massiccia diffusione in Puglia, lo si trova nei negozi tipici pugliesi insieme al cacio ricotta.

Orecchiette con le bricioline

Ingredienti : una confezione di orecchiette ( consiglio quelle integrali miste a pasta corta), quattro fettine di manzo per involtini ( l’ideale sarebbero cavallo), una scatola di pomodori a pezzettini, una cipolla, pecorino Rodex, cacio ricotta, qualche foglia di menta, prezzemolo, capperi, olio, sale e pepe, vino bianco, due cucchiai di brodo

Preparazione: tritare la cipolla e farla imbiondire, aggiungere i pomodori , due cucchiai di brodo e far stufare per mezz’ora. Tagliare la carne in rettangoli cm 5 x 12 ( le braciole devono essere piccole) spargere il Rodex aggiungere una foglia di menta e qualche cappero sminuzzato, arrotolare e chiudere con uno stecchino. In una padella mettere due cucchiai d’olio e rosolare le braciole a fuoco alto, sfumare con un bicchiere di vino bianco e aggiungere il tutto al sugo, far cuocere per un’altra mezzora, aggiungere il prezzemolo tritato e regolare di sale e pepe. Il giorno o la mezza giornata successiva, cuocere le orecchiette nell’acqua salata , scolarle e farle saltare nel sugo, dove avrete tolto gli stecchini. Servire con una spolverata di cacio ricotta.

Sto trascurando il Blog, ma il lavoro preme e la stagione prevede come relax di starsene al sole, quando c’é, anziché davanti a un pc.
Io e l’Appresiva adoriamo le acciughe in tutte le loro manifestazioni: fresche, sotto sale, sott’olio, in colatura. Due domeniche fa ho comprato un po’ di acciughe fresche e non sapevo come utilizzarle, arrivavamo dai fritti di Slow Fish e quindi la preparazione migliore era sconsigliata, ho dato un’ occhiata alle ricette della pasta con le sarde, ma erano complesse e non avevo voglia di sbattermi, quindi ho optato per una ricetta estemporanea:

Orecchiette quasi alle sarde

Ingredienti: 1/2 kg di acciughe, 400 gr di orecchiette, una cipolla, una manciata di capperi, una manciata di pinoli, una manciata di menta,un bicchiere di vino bianco, sale, olio, pepe

Preparazione: Sfilettare le acciughe ( si fa con le mani guantate di lattice per non puzzare in eterno, una volta imparato è come stirare si lavora e si pensa…), tritare la cipolla e farla soffriggere con poco olio, aggiungere i filetti di acciuga, rosolare e sfumare con vino bianco, aggiugere i capperi, i pinoli tostati, la menta, salare poco perché ci sono già i capperi e pepare. Cuocere la pasta al dente e farla saltare nella padella delle sarde. Servire calda

Chi sono

Zenone (non il filosofo, ma quello dell’ Opera al Nero) 63 anni, lavora in editoria, una grande passione per la cucina, una compagna l’ “Apprensiva” due figlie la “Tennica” e l’ “Artista” una nipote “ La Perla di Labuan, una ex moglie poco ex l' Irriducibile e un procedimento penale in corso per una vicenda medico-farmaceutica. Io mi dichiaro innocente (come tutti, anche quelli nel braccio della morte) ma posso invocare la testimonianza di quelli che mi conoscono : non sono mai passato con 11 pacchetti nella cassa da 10. Il 25 ottobre sono stato sollevato dagli "arrosti" ma Woodstock resta in gabbia fino a che la faccenda non sarà conclusa......03-02-12 ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE 11-09-12 si aggiunge al gruppo il Paziente friulano, marito che, pur essendo italiano e ivi residente, la Tennica ha trovato in Patagonia. Nella compagnia è sempre più presente SuperMax, nipote diciottenne dell'Apprensiva, tanto entusiasta della vita quanto disinteressato alla scuola.

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zenone@arrostidomiciliari.it

Controllo delle é / è, ortografico a posteriori a cura della Tennica

Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Farina Antiqua macinata a pietra

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